Formazione e Lavoro di rete

L’Associazione ha da sempre (1998) curato l’aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare in tutti i contesti una buona comprensione del fenomeno e una corretta metodologia di accoglienza alle donne. Altro obiettivo importante della formazione e sensibilizzazione è quello di implementare la rete a livello locale, nazionale e internazionale, con lo scambio e il confronto tra realtà che operano in contesti diversi e limitrofi, lo sviluppo di strategie comuni, e la diffusione, valorizzazione di metodologia e materiali specifici sull’argomento.

In questi anni, alla luce dei bisogni e delle sollecitazioni emerse anche durante i corsi, ci é sembrato che investire nella formazione potesse rappresentare, tra le altre iniziative, una risposta concreta al “non riconoscimento” della violenza sulla donna e all’incertezza delle risposte che le donne ricevono nella richiesta di aiuto, aumentando talvolta il loro senso di abbandono, di autocolpevolizzazione, di isolamento e di esclusione. 

In questi anni ci sono stati alcuni soggetti privilegiati con i quali si sono condivisi progetti di formazione: i Servizi Sociali per Minori e Adulti, le Forze dell’Ordine, le Aziende ospedaliere, i Pronto soccorso e i Consultori delle diverse Aziende Sanitarie Locali.

L’individuazione di queste figure professionali piuttosto che altre è direttamente proporzionale alle richieste di aiuto che le donne fanno per essere aiutate a porre fine alle loro situazioni di violenza e alle richieste di strategie di protezione. 

I progetti di formazione hanno una duplice finalità:

1.       è possibile pensare alla formazione, per gruppi con profili professionali disomogenei, al fine di consolidare attraverso un corso di formazione l’efficacia del lavoro di rete proprio per costruire e percorrere eventuali nuovi spazi e possibilità, attraverso momenti strutturati di scambio e di confronto sulle reciproche specificità.

2.       se ci si rivolge a gruppi che appartengono alla stessa area di lavoro, si è chiamate ad approfondire alcune tematiche e contenuti in relazione alla propria pratica professionale. È una formazione per settori dove oltre alle informazioni generali si entra nel merito del sapere, delle possibilità legate al fare, dei propri mandati istituzionali. 

 

Tavolo interistituzionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne

Il 2016 segna 10 anni di lavoro del Tavolo interistituzionale, promosso e coordinato dal Comune di Reggio Emilia, e composto da Comune di Reggio Emilia, Prefettura, Tribunale, Procura della Repubblica, Questura, Comando provinciale dei Carabinieri, Azienda Unità Sanitaria Locale, Ufficio Scolastico Provinciale, Ordine degli Avvocati, Associazione Nondasola, Forum Donne Giuriste, Provincia, Consigliera di Parità Provinciale. Un’esperienza che rappresenta un importante punto di riferimento a livello regionale, se, negli anni, diversi centri antiviolenza e/o istituzioni locali ci hanno chiamato per illustrare e discutere, nei loro territori, il percorso che ha condotto al Tavolo, le modalità di funzionamento, le pratiche e il pensiero alla base di una ‘rete’ che, non solo è stata mantenuta nel tempo, ma si è consolidata, allargata, resa visibile alla città attraverso la diffusione di dati sul fenomeno della violenza sulle donne, iniziative di sensibilizzazione, percorsi partecipati, ricadute concrete sulle strategie di intervento dei servizi a favore delle donne vittime di violenza.

Articolo 15 – Formazione delle figure professionali
(Convenzione Istanbul 2011)

  1. Le Parti forniscono o rafforzano un'adeguata formazione delle figure professionali che si occupano delle vittime o degli autori di tutti gli atti di violenza che rientrano nel campo di applicazione della presente Convenzione in materia di prevenzione e individuazione di tale violenza, uguaglianza tra le donne e gli uomini, bisogni e diritti delle vittime, e su come prevenire la vittimizzazione secondaria.

  1. Le Parti incoraggiano a inserire nella formazione di cui al paragrafo 1 dei corsi di formazione in materia di cooperazione coordinata interistituzionale, al fine di consentire una gestione globale e adeguata degli orientamenti da seguire nei casi di violenza che rientrano nel campo di applicazione della presente Convenzione.

 

Cosa stai facendo alla mia mamma?” - Convegno promosso da Comune di Reggio Emilia, Associazione Nondasola, Coop. Madre Teresa. Prima e seconda edizione.

Clicca sull’immagine per ascoltare gli interventi di entrambe le edizioni.

Dai racconti delle donne, e dei loro bisogni, al lavoro di Rete: impostare e gestire una governance a livello territoriale 
Lezione a cura di Alessandra Campani

Guarda la video lezione qui.