Il patriarcato oggi tra occultamento e tragica evidenza: un articolo di Rosanna Marcodoppido su Noi Donne

Volentieri segnaliamo l’articolo pubblicato il 12 dicembre 2023 su Noi Donne a firma di Rosanna Marcodoppido, di cui ne pubblichiamo un estratto.

Provo a fare ordine nel dibattito sviluppatosi a seguito del femminicidio di Giulia Cecchettin, consapevole che non pochi elementi di confusione sono dovuti a grandi vuoti di memoria storica, persino di quella più recente, e ad altrettanto grandi ataviche resistenze al cambiamento. (...)

Iniziamo col parlarne in questi termini: l’uccisione di una donna a causa del suo essere donna cioè il femminicidio – neologismo introdotto nel 2006 in Italia dalle donne dell’Udi mutuandolo dal messicano feminicidio – è un reato che ha direttamente a che fare con una millenaria costruzione della mascolinità secondo la quale è giusto pensare alla relazione con le donne in termini di potere e sopraffazione, in questo senso è un reato politico. Stiamo parlando di PATRIARCATO, come ha con semplice chiarezza detto la sorella di Giulia, e se qualcuna/o vuole chiamarlo maschilismo, affermando che il patriarcato in Italia non esiste più, sempre di patriarcato si tratta. (…)

Eppure di patriarcato/maschilismo/machismo/virilismo noi donne parliamo da circa due secoli e proprio contro di esso siamo entrate da soggetti nella Storia attuando forme di disubbidienza, denuncia, resistenza e di lotta attraverso inedite pratiche politiche e guadagnando nuovi punti di vista e nuovi saperi, grazie anche a quel riattraversamento critico fatto da molte studiose in ogni disciplina. (…)

Nonostante l’affermarsi dell’autonomia e libertà di moltissime donne il sistema patriarcale risulta ancora attivo nelle sue potenzialità, evidentemente risponde a bisogni, paure, desideri ancora vivi, ancora in gran parte oscuri. Ma dove si annida? Bisognerebbe imparare a riconoscere i segni della sua persistenza anche dentro di sé, nella propria coscienza, come hanno fatto le femministe negli anni settanta, occorre una pratica di autocoscienza universale, cioè di donne e uomini. (…) Dovranno necessariamente nutrirsi di quella storia di emancipazione/libertà femminile che è stata loro negata e che indica un nuovo senso dello stare insieme e costruire mondo. Il patriarcato apparirebbe per quello che è: sottrazione di libertà e autenticità per donne e per uomini. Sono ancora troppo pochi gli uomini che hanno capito quanto la libertà femminile sia una apertura potente per la loro libertà e stanno cercando di contrastare l’emergere di una nostalgia di patriarcato che sta avanzando in modo sempre più deciso.

(…) se permangono rapporti basati sul potere come dominio, la pratica della democrazia resta incompiuta, la pace rimane una utopia senza futuro, la potenza rivoluzionaria dell’amore un sogno senza realtà: il patriarcato è incompatibile con la democrazia, con la pace, con l’amore.
Noi donne sappiamo bene che danno enorme è stato ed è il patriarcato per l’intera umanità. Avere e dare strumenti per capirlo è una precisa e non rinviabile responsabilità politica individuale e collettiva.

Qui l’articolo intero di Rosanna Marcodoppido su Noi Donne.

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A proposito del manifesto “Mai più una Giulia”